Tarò

26 Novembre 2024 – Palazzo Barolo
Via delle Orfane, 7/A, 10122 Torino TO

Questo progetto artistico vuole far dialogare le forme, i colori e le gemme dei gioielli con la pratica millenaria dei tarocchi, utilizzata da sempre per cogliere l’ispirazione divina, potenziare l’intuizione o conoscere meglio se stessi.

Si esce da una concezione di gioiello inteso come semplice oggetto di adornamento, di arte o strumento di luminosità o bellezza, per entrare in un mondo nuovo, pregno di significato e di senso.

Tarò

Un percorso artistico di gioielleria etico

Un linguaggio per parlare di sé, ma senza le parole, un simbolo che ci identifica in una parte del percorso di vita, un elemento che risuona dentro di noi, nelle viscere del nostro subconscio, come le gemme utilizzate che vibrano del ventre della Terra.

L’invito al fruitore di questo progetto è di divertirsi nel comprendere come 6 delle carte degli arcani maggiori dei tarocchi siano state interpretate e tradotte in gioielli e che possa scorgere se stesso nelle personalità e nei significati di cui queste creazioni sono messaggere.

Tarò

Alcune fotografie dell’evento

Via delle Orfane 7/A

Palazzo Barolo

Palazzo Falletti di Barolo è una delle più significative e meglio conservate residenze nobiliari seicentesca. Costruito per la famiglia Provana di Druent, nei primi anni del XVIII secolo passò ai Falletti di Barolo che lo abitarono fino alla metà del XIX secolo.

Gli ultimi proprietari, Carlo Tancredi e Giulia Colbert di Maulévrier, trasformarono il Palazzo nel più celebre salotto torinese del Risorgimento. In quegli stessi anni i Marchesi ospitarono Silvio Pellico, in qualità di segretario e bibliotecario. Alla morte di Giulia, nel 1864, il Palazzo passò all’Opera Barolo, da lei creata per testamento. Grazie al contributo della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT, gli appartamenti storici sono oggi aperti al pubblico e totalmente accessibili a tutti.